Come Creare Contenuti Virali per il Tuo Brand: Guida Pratica per Migliorare l’Engagement sui Social

Astrid Herrera - 19.05.2025

di Astrid Herrera, Founder & Digital Transformation Specialist presso MadInnovation

team creativo al lavoro o brand che analizza performance social con grafici

Hai mai postato un contenuto sui social pensando che sarebbe esploso, per poi ritrovarti con due like e uno è della tua mamma?

Se sì, non sei solo. Ogni giorno, milioni di brand lottano per farsi notare in un mare di informazioni. Ma c’è una differenza tra chi pubblica casualmente e chi crea contenuti virali con una strategia precisa.

Che tu sia un’azienda consolidata, una PMI, una startup, un libero professionista, un’università o un e-commerce, la viralità non è questione di fortuna. È una scienza. E oggi, te la spieghiamo passo dopo passo.

Perché Alcuni Contenuti Diventano Virali (e Altri No)?

Secondo uno studio della Wharton School of Business, i contenuti virali condividono sei caratteristiche principali:

  1. Emozione – Contenuti che suscitano stupore, risate o indignazione hanno il 25% di probabilità in più di essere condivisi (Jonah Berger, Contagious: Why Things Catch On).
  2. Utilità – Le persone condividono ciò che le fa apparire informate o utili alla loro rete.
  3. Narrativa – Le storie coinvolgenti catturano il 70% in più di attenzione (Harvard Business Review).
  4. Tempismo – Sfruttare trend e momenti culturali moltiplica la visibilità.
  5. Sorpresa – L’inaspettato rompe lo scroll infinito e costringe a fermarsi.
  6. Coinvolgimento attivo – Domande, poll e call-to-action spingono all’interazione.

Ma come applicare tutto questo alla tua strategia?

1. Trova l’Emozione Giusta (e Fallo Meglio dei Tuoi Competitor)i

Post virale che sfrutta umorismo e stupore per aumentare le condivisioni

Non tutte le emozioni funzionano allo stesso modo. Uno studio di Fractl su 1 milione di articoli ha rivelato che:

  • Awe (stupore) → +30% di condivisioni
  • Rabbia controllata → +20% (ma attenzione: l’indignazione può backfire)
  • Umorismo → +50% di engagement su TikTok e Instagram

Esempio pratico per un e-commerce:
Invece di postare “Scopri le nostre nuove scarpe!”, prova con:
“Queste scarpe hanno fatto impazzire il web. Ecco perché (e no, non è solo il design).”

2. Usa il “Pattern Interruption” per Rompere lo Scroll Ipnotico

Gli utenti scrollano in modalità pilota automatico. La tua missione? Fermarli. Come?

  • Video con hook esplosivi – I primi 3 secondi decidono il destino del tuo contenuto.
  • Testo controintuitivo – “Smettila di fare content marketing” (poi spieghi perché lo stanno facendo male).
  • Immagini che sfidano le aspettative – Un gelato che non si scioglie? Una scrivania fluttuante?

Case Study:
Wend’s ha battuto McDonald’s su Twitter semplicemente giocando con l’umorismo e il sarcasmo. Risultato? Engagement alle stelle.

3. Sfrutta il Potere dello User-Generated Content (UGC)

User generated content: utenti che condividono post per una campagna virale

Il 92% dei consumatori si fida più dei contenuti generati da altri utenti che della pubblicità tradizionale (Nielsen).

Come applicarlo:

  • Challenge virali (come la #IceBucketChallenge)
  • Recensioni trasformate in storytelling
  • Contest con hashtag dedicati

Esempio per una PMI:
Un ristorante potrebbe lanciare “Il piatto più fotogenico del mese” con un premio per il cliente che ottiene più like.

 4. L’Algoritmo Ti Ama Solo Se Sai Come Parlargli

Ogni piattaforma ha il suo linguaggio:

  • LinkedIn → Storie di successo, dati, carriera.
  • TikTok/Reels → Trend veloci, humor, “Easter eggs”.
  • Twitter (X) → Opinioni forti, thread, conversazioni.
Uno studio di HubSpot mostra che i post con domande nel titolo hanno il 23% in più di engagement.

5. La Regola del 80/20: Meno Promo, Più Valore

Gary Vaynerchuk lo ripete da anni: “Documenta, non creare.”

Invece di dire “Compra il nostro corso”, mostra:

  • Dietro le quinte del tuo team.
  • Fallimenti e lezioni apprese.

Dati esclusivi (es: “Il 70% delle startup sbaglia questo passo”).

Conclusione: Viralità ≠ Fortuna. È Strategia.

Non esiste un “pulsante magico” per i contenuti virali, ma esistono formule collaudate che, se applicate con costanza, possono trasformare il tuo brand in una macchina di engagement.

La domanda ora è:
Quale di queste strategie proverai per primo?

P.S. Se vuoi una analisi gratuita della tua strategia social, scrivici su MadInnovation.ch.

Tabella dei Contenuti

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